Introduzione al Search Engine Optimization II parte

La Search Engine Optimization

La chiusura dello scorso articolo parlava del fatto che la Search Engine Optimization non è una scienza esatta ma che varia nel tempo.

Quindi come fare per correre ai ripari?

Ti basti sapere che per il processo di ottimizzazione di un sito web prevede tre diverse attività:

  • Ottimizzazione tecnica. Questa fase permette ai motori di ricerca di accedere e indicizzare correttamente tutte le pagine del tuo sito web;
  • Creazione dei contenuti. I contenuti del tuo sito web dovranno rispondere a diversi intenti di ricerca. Se sono apprezzati dal pubblico, saranno apprezzati anche dai motori di ricerca. Tutto questo perché i tuoi contenuti rispondono alle domande richieste;
  • Promozione dei contenuti. Crea contenuti che siano condivisibili, perché per la SEO non c’è niente di meglio che essere citati con un link da siti autorevoli. È un modo come un altro per dire “Hey Google, come vedi, i miei contenuti sono buoni. Io esisto”.

E ora passiamo alla nota dolente.

Come funziona Google?

Google è un grande calderone che ogni giorno scansiona il WEB alla ricerca di nuovi contenuti. Per farlo utilizza degli spider, ovvero dei meccanismi che come i ragni setacciano la ragnatela che è il web in cerca di prede deliziose (il nostro sito web è la preda succulenta e deliziosa).

Quando ha trovato queste prede Google procede con il creare un indice dei contenuti (indicizzazione) per dare modo all’utente che cerca una specifica parola chiave di trovarla (posizionamento o ranking).

Tutto quello che ci serve per farci trovare da Google è una parola, fondamentale per la Search Engine Optimization ovvero la nostra SEO.

search-engine-optimization

Che cos’è la parola chiave?

Una parola, una frase, qualsiasi cosa possa farci salire velocemente in cima alla SERP di Google. Tutti però vogliamo arrivare in cima, non tutti ci riescono. E sai perché? Perché non tutti conoscono il modo di ottimizzare il proprio sito web affinché Google ci veda.

Sveliamo un po’ di miti e false leggende. Intanto una parola chiave non deve essere quasi mai di una singola parola perché è più probabile che verrà cercata decine di migliaia di volte al mese. Bisogna giocare un po’ di ingegno e cercare parole più specifiche che hanno un traffico limitato e una concorrenza minore.

Queste parole vengono chiamate in gergo parole chiave a coda lunga. Ti chiederai a questo punto cosa sia meglio usare, parole chiave a coda lunghe o a coda media? Cosa è più efficace per la nostra Search Engine Optimization?

Senza dubbio il mio consiglio è quello di usare parole chiave a coda lunga. Nello specifico le parole chiave a coda lunga partono da tre fino nove parole, più sono generiche e più traffico generano ma sono anche più competitive.

Questo significa che se utilizzi una parola chiave semplice difficilmente riuscirai ad arrivare in prima pagina mentre con parole chiave più o meno lunghe c’è più possibilità, con il tempo, di arrivare al primo posto (e mantenerlo).

C’è ancora una distinzione da fare per le parole chiave generiche: generali o navigazionali. Se sulla barra di ricerca di Google cerchiamo una singola parola, come Amazon, il motore di ricerca ci rimanderà direttamente sul sito di Amazon.

Se invece cerchiamo parole come “miglior prodotto” o “sconto” stiamo usando delle parole chiave generali, perché includono un vasto numero di categorie di ricerca.

So che ti sto dando tante informazioni tutte insieme ma la SEO è molto complicata da gestire, è bene che tu sappia distinguere fin da subito quello che è alla base dell’ottimizzazione del tuo sito web. Scalare la SERP di Google poi ti sembrerà quasi una passeggiata.

Le parole chiave a coda lunga si dividono in tre tipi:

  • Informative: vengono usate solo quando sei alla ricerca di informazioni;
  • Transazionali: vengono usate quando stai cercare di fare un acquisto o un paragone tra due o più scelte possibili;
  • Generali: vengono usate quando si punta alla ricerca di un contenuto specifico all’interno di un sito web o di un blog.

L’ultimo consiglio che posso darti è quello di sfruttare le parole chiave a coda lunga con bassa concorrenza per ottenere il traffico iniziale sul web, traffico che attiverà più passaggi social e che ti permetterà di farti vedere anche da siti web più autorevoli del tuo.

Con pazienza e costanza l’autorità del tuo dominio aumenterà e scalerai la SERP come un vero professionista!

Se hai consigli o suggerimenti utili, puoi commentare il post qua sotto!

area-stage-home-me2

L'autrice del blog...

Sono Rosie e sono quella che porta avanti la baracca. Dal 2013 sono titolare dell'agenzia Tre di Picche. Sono abbastanza fuori di testa da fare settordici cose insieme. Ho duecento progetti nella testa ma ho solo due mani per poterli portare a termine. Mi piace creare con le mani, non sono solo un utile strumento di lavoro.

... cerca te!

Lavoro da sola, non ho un ufficio perché il mio ufficio è composto dal mio computer e da una buona connessione ad internet. Se vuoi scambiare due chiacchiere con me, mandami una mail o commenta i miei articoli e io ti risponderò nel più breve tempo possibile. Per il momento ti ringrazio di essere qui!

Lascia un commento





Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.