Vanity Metrics: cosa sono e a cosa servono

Vanity Metrics: cosa sono e a cosa servono

Qualche giorno fa sono incappata in una discussione sulle vanity metrics e sulla loro utilità. Un utente sosteneva che comprare 1000 followers avrebbe reso il suo brand più autorevole mentre tutti gli altri sostenevano l’esatto contrario.

Ma qual è la verità?

Facciamo un passo indietro e spieghiamo prima cosa sono le vanity metrics. Numero di followers, commenti, condivisioni e salvataggi sono le componenti di queste metriche che misurano i nostri Social.

La verità è che misurano più la nostra bravura a farci notare, più creiamo engagment e più ci sentiamo soddisfatti di noi stessi. Non a caso si chiamano le metriche della vanità!

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E a cosa servono le vanity metrics?

Lo scopo delle vanity metrics dovrebbe essere quello di misurare il nostro lavoro, non in rapporto alla vanità ma alla qualità del lavoro svolto.

Queste metriche vanno a completare un quadro fatto anche di statistiche del nostro pubblico e dobbiamo imparare a leggerle.

Tutti questi dati ci servono per capire se stiamo facendo bene il nostro lavoro e se possiamo sfruttarlo a nostro vantaggio, per promuoverci o per promuovere aziende terze.

Avere tanti followers però non significa niente più di un numero se queste persone non creano interazione. E qui torniamo al punto di partenza.

Comprare followers, per le vanity metrics, serve?

La risposta è NO. Anzi, è controproducente sia se sei all’inizio sia se sei un utente navigato. Forse all’inizio poteva essere un valido aiuto ma ormai le aziende sanno valutare la genuinità di un account e difficilmente collaboreranno con te, se mentirai sulle vanity metrics.

Per capire se un account è frutto del duro lavoro di branding o se ha acquistato pacchetti di followers finti si può agire in più modi.

#1 Controllare il rapporto tra followers e like

Se il pubblico è organico e interessato a quello che pubblichi dovresti avere un numero sufficientemente alto di like al post. Per farti capire meglio: se hai 100k followers ma solo 100 like, forse c’è qualcosa che non va.

#2 Controllare la tipologia di commenti sotto al post

Stesso discorso di prima, se i commenti sono stringati o tutti molto simili io due domandine me le farei! Soprattutto se tu nella tua caption hai fatto una domanda e la risposta nel commento non ha nessun rapporto con la domanda.

#3 Controllare il rapporto tra followers e following

Le vanity metrics a volte ci vengono in aiuto anche solo visivamente. Se hai 1000 followers e anche circa 1000 following a me puzza tanto di scambio like alla “mi segui e io ti seguo”. Niente di peggio per affossare il proprio account.

#4 Affidati a tool approvati da Facebook

Non è certo la prima volta che ne parlo e ne parlerò sicuramente anche altre volte ma il miglior modo per capire se un account è genuino o no, quando le vanity metrics non ci possono aiutare, è affidarsi all’unico tool che ci permette di visionare una panoramica completa dell’account.

Questo tool è NJlitics. Ti basterà inserire l’account che vuoi analizzare e vedrai subito se ha followers finti, se fa follow/unfollow o simili.

Sono sicura che tu conoscessi già tutti questi metodi per trovare quegli account che pensano di lavorare d’astuzia e magari puoi segnalarli a coloro che invece li ignorano, che ne dici?

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L'autrice del blog...

Sono Rosie e sono quella che porta avanti la baracca. Dal 2013 sono titolare dell'agenzia Tre di Picche. Sono abbastanza fuori di testa da fare settordici cose insieme. Ho duecento progetti nella testa ma ho solo due mani per poterli portare a termine. Mi piace creare con le mani, non sono solo un utile strumento di lavoro.

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Lavoro da sola, non ho un ufficio perché il mio ufficio è composto dal mio computer e da una buona connessione ad internet. Se vuoi scambiare due chiacchiere con me, mandami una mail o commenta i miei articoli e io ti risponderò nel più breve tempo possibile. Per il momento ti ringrazio di essere qui!

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